Così il Covid ha creato il limbo delle malate di tumore al seno

Durante il lockdown molte prestazioni sanitarie, considerate non indispensabili, si sono fermate. Fra queste gli esami per la diagnosi precoce del cancro alla mammella. La prima causa di morte oncologica fra le donne 

Di Federica Tourn

Pubblicato sul giornale Domani

Alessandra ha 38 anni quando una mattina, guardandosi allo specchio, vede un’ombra sotto il braccio destro. Prova a toccare ma non sente nulla. La sera, a letto, ritenta ed eccola: una pallina dura vicino alle costole, grande come una nocciolina. È cominciata così, come per migliaia di altre donne: un nodulo anomalo, il batticuore, la corsa dal medico e l’improvvisa scoperta di un cancro al seno.

È il marzo del 2019, dopo due mesi Alessandra viene ricoverata per l’intervento: la diagnosi è severa e deve sottoporsi anche alla mastectomia. Tornata a casa, affronta le cure ormonali e la chemioterapia: è determinata, di tumore ne ha già sconfitto uno a vent’anni, non è una persona che si lascia abbattere facilmente.

Ma ecco che capita l’imprevedibile: una pandemia che travolge il paese e chiude frontiere, scuole, imprese e blocca anche molti ospedali, costretti a sigillare interi reparti e a destinare uomini e macchinari all’emergenza sanitaria. In Italia non si parla d’altro che del pericolo di ammalarsi di Covid e tutto il resto sembra congelato.

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