Perché Amargi

Amargi è la prima parola conosciuta di un linguaggio umano per indicare il concetto di “libertà”. E’ un termine sumero e letteralmente significa “ritorno alla madre”, dal momento che era proprio questo che si concedeva ai “forzati del debito”. Una parola della civiltà – patriarcale – che per prima ha usato la scrittura e che significa al contempo libertà e ritorno alla madre non poteva che affascinarci.

Amargi è anche il nome di un collettivo femminista, da cui è nata una casa editrice, fondato a Istanbul nel 2001 quando la situazione politica stava diventando sempre più preoccupante per i diritti delle donne e le minoranze, e la parola libertà era anche sinonimo di resistenza. Fra le fondatrici c’è la sociologa femminista Pinar Selek, oggi in esilio, di cui potete leggere qui.

Amargi è il nostro tentativo di indagare la complessità del reale, con la passione per la parola scritta e restando fedeli al desiderio di conoscere.