Il rapporto sugli abusi del gruppo cattolico dei Focolari lascia molte domande senza risposta

Di Federica Tourn e Gordon Urquhart

National Catholic Reporter, 17 luglio 2023

Il 31 marzo scorso, il movimento dei Focolari, la piu grande organizzazione di origine laica nella chiesa cattolica, ha pubblicato il primo Resoconto – interno, non indipendente – sui casi di abusi sessuali su minori e adulti vulnerabili avvenuti al suo interno. Nel report, in particolare, si dà conto delle segnalazioni delle violenze sui minori pervenute alla Commissione interna del movimento per il Benessere e la Tutela della persona (Co.Be.Tu) dal 2014 al 2022. I risultati indicano che dal 1969 al 2012 66 membri del movimento, in tutto il mondo, sono stati accusati di aver abusato di 42 minori (29 fra i 14 e i 18 anni e 13 con meno di 14 anni) e di 17 adulti vulnerabili.

Fondato nel 1943 da Chiara Lubich (1920-2008) e approvato dalle gerarchie ecclesiastiche nel 1962 con il nome di Opera di Maria, il movimento dei Focolari ha la sede centrale a Rocca di Papa, vicino a Roma, ed è diffuso in 182 paesi. Era il primo di un ondata di movimenti ‘nuovi’ molto favoriti da Giovanni Paolo II e che hanno avuto un crescita sbalorditiva durante il suo papato. I dati ufficiali sui membri che vivono in comunità, sia consacrati (cioè che hanno fatto voto di castità, povertà e obbedienza) che sposati (conosciuti come ‘focolarini’: 4304 donne e 2540 uomini, a cui si aggiunge un imprecisato numero di aderenti; il sito dei Focolari parla di due milioni ma la cifra non è attendibile perché il movimento, come peraltro la Chiesa, soffre di un costante stillicidio di fedeli – 444 consacrati si sono dimessi fra 2000 e 2014).

Questo Resoconto interno del movimento è uscito a un anno dalla pubblicazione dell’inchiesta della società GCPS (Global Child Protection Services Consulting), una commissione indipendente del Regno Unito che ha indagato su un ex membro consacrato francese, Jean-Michel Merlin, responsabile di aver abusato di almeno 37 ragazzi a partire dagli anni ’70. Merlin, nonostante un processo penale a suo carico per violenza sessuale, aveva continuato ad avere ruoli apicali nel movimento fino al 2016, quando è stato infine dimesso dai Focolari. Uno scandalo enorme, che ha costretto la presidente dei Focolari Margaret Karram e il co-presidente padre Jesús Morán ad approfondire, almeno di facciata, la realtà degli abusi in tutta l’Opera di Maria. «È un’operazione per gettare fumo negli occhi e dare l’impressione che si stia facendo qualcosa ma la realtà è che al movimento delle vittime non importa nulla», accusa Christophe Renaudin, il primo ad aver denunciato Merlin di aver abusato di lui quando era ancora minore, nel 1994 anche alla giustizia civile in Francia. Renaudin, che nel 2016 aveva scritto a Morán per chiedere al movimento di intervenire con forza e trasparenza per tutelare le vittime, ha dovuto aspettare quattro anni per avere infine dal co-presidente una risposta che conteneva soltanto vaghe scuse e nessuna chiarezza sulle indagini condotte su Merlin.

Sappiamo da questo Resoconto che l’abuso sessuale è sistemico nel movimento dei Focolari, così come accade nella Chies. Infatti, ha già rivelato tanti casi attraverso tutto il mondo e con, almeno finora, poca ricerca: un anno solo. Nel caso di Jean Michel Merlin, GCPS ha dovuto chiedere piu tempo perché il tempo previsto per l’indagine (un anno), non bastava. Ma anche se il Resoconto interno, fornito dal movimento dei Focolari così puntualmente, potrebbe dare una buona impressione a chi lo legge, in realtà omette molti aspetti fondamentali che lo rendono praticamente inutile. Per prima cosa, fornisce solo dei numeri, mentre mancano i nomi degli abusatori, e i luoghi e le date dove sono avvenuti gli abusi. Sappiamo solo che alcuni dei casi risalgono al 1969 ma non conosciamo le fonti delle segnalazioni. Sono stati rispolverati da schedari dove erano rimasti insabbiati per decenni?

Secondo il rapporto di GCPS, ‘Il Movimento per molto tempo era preoccupato più di proteggere gli abusatori e la propria reputazione che sostenere le vittime. In tal modo Jean Michel Merlin ha beneficiato per anni di un sistema che lo ha protteto. Al contempo, l’insieme del Movimento dei Focolari ha sistematicamente fallito con le vittime.’ Ma il rapporto parla anche di ‘casi di abuso segnalati [da testimoni alla Commissione Indepenendente] che includono abusi sessuali, psicologici ed ecomimici.’ Il rapporto cita un testimone che spiega come Jean Michel Merlin, ‘seduceva i genitori, era l’amico di famiglia, il confidente, a volte lo sponsor.’ Secondo il rapporto, ‘i profili degli abusatori [in tutti i casi di abuso nel movimento] segnalati da persone diverse, sono spesso simili a quello di Jean Michel Merlin – persone carismatiche, idolatrate dagli altri, considerate centrali, intoccabili, moralmente irreprensibili e degne di fiducia. Le varie situazioni descritte seguono modelli simili in termini di abuso di potere, dipendenza psicologica e venerazione.’

Sistemico era anche il metodo del movimento dei Focolari nel rissolvere questi casi. Sappiamo che, come nelle diocesi, l’abuso sessuale di minori e adulti vulnerabili nel movimento dei Focolari è stato ‘risolto’ col trasferimento dell’abusatore a ruoli in cui era ancora in contatto con i ragazzini, potenziali vittime di abusi. Lo sappiamo dal caso di Jean Michel Merlin: dopo le accuse in Francia, il Centro del movimento a Roma l’ha mandato in diversi centri del movimento in tutto il mondo, le cosiddette ‘cittadelle’, dove i giovani futuri focolarini sono formati. Ex-focolarino, ‘Oscar’ (nome di fantasia), che è stato membro consacrato del movimento per 15 anni, racconta di essere stato più volte molestato da altri focolarini più grandi di lui, ma quando ha denunciato questi episodi al superiore del movimento nella zona nazionale di Italia, «per due volte queste persone sono state semplicemente trasferite altrove e quindi messe di nuovo in condizione di abusare di altri ragazzi».

Anche a marzo 2023, dopo quattro anni di sperimentazione, è stato aggiornato il motu proprio di papa Francesco Vos Estis lux mundi, che delinea la procedura da seguire in caso di accuse di abuso o insabbiamenti da parte di vescovi o altri responsabili nella chiesa. La modifica più significativa riguarda il fatto che la procedura va imposta ora anche alle associazioni laiche approvate dal Vaticano. Un ampliamento dovuto allo scandalo suscitato dalla condotta di Jean Vanier, fondatore della Comunità de l’Arche, per anni visto nella chiesa come un santo vivente (anche se L’Arche non è formalmente un’associazione approvata dal Vaticano). Vanier, come è stato accertato dopo lasua morte, faceva parte di un gruppo (ring) di abusatori sessuali nella chiesa di Francia. Anche il caso dei focolarini in Francia sarà stato un segnale per questo aggiornamento del motu proprio: il documento fa riferimento con molto forza a casi dove i leader di movimenti laici hanno coperto casi di abuso e che questi leader devono essere ‘puniti’.

Ma sulla base del Resoconto dei Focolari pubblicato a marzo, questo è impossibile. «Non abbiamo detto i nomi per garantire la privacy delle persone coinvolte – ha spiegato Joachim Schwind, sacerdote e responsabile della comunicazione dei Focolari – vogliamo trasparenza, ma anche salvaguardare i diritti di tutti». Ma la privacy di chi?  Gli abusati, va bene – ma gli abusatori? Quanti casi simili ci sono ancora nel movimento? Quanti predatori si muovono ancora indisturbati nei grandi congressi giovanili all’insaputa delle famiglie? La presidente Karram e il co-presidente  Morán si sono ripetutamente rifiutati di rispondere alle nostre domande.

Piu grave ancora è l’insabbiamento di casi di abuso da parte dei leader, che Vos Estis vede come serissimo, ma che è anche un reato grave sotto il profilo la legge civile, e che rende i leader complici agli abusi stessi. I vertici non hanno parlato apertamente delle violenze sui minori nemmeno ai loro membri ma alcuni nomi di questa «lista» sono circolati lo stesso. Uno di questi, italiano, oggi ottantaseienne, ha ricoperto diversi incarichi di responsabilità nei Focolari ed è stato vicino alla stessa Lubich. Nella sua lunga carriera, ha preso parte alla fondazione della cittadella di O’ Higgins, in Argentina, è stato responsabile dei membri consacrati e poi della scuola di formazione di Loppiano, vicino a Firenze. Secondo una nostra fonte, le denunce di abuso lo hanno perseguitato per anni. Visto l’importanza dei ruoli che ha rivestito in diverse parti del mondo, è difficile immaginare che non fosse coperto dal centro dell’Opera, o che la stessa Lubich non fosse a conoscenza della sua propensione per i ragazzini. E per questo che il movimento dei Focolari tace su nomi, luoghi e date?

Non a caso papa Francesco, che non ha seguito il comportamento imprudente di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI nei confronti di movimenti di entusuasmo come i Focolari, durante un’udienza privata del 6 febbraio 2021, ha rimproverato i capi del movimento, avvertendoli di ‘evitare ogni autoreferenzialità’ e di non difendere sempre l’istituzione a scapito delle persone, perché  può portare anche a giustificare o a coprire forme di abuso e, letteralmente, ‘impedisce di vedere errori e mancanze, frena il cammino, ostacola una verifica aperta dei procedimenti istituzionali e degli stili di governo.’

Foto: Chiara Lubich CC BY-SA 2.0 it, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=280897

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